Beura 2025

Premessa:


La mamma è “salita in cielo da poco”. Il papà è crollato e necessità di assistenza continua 24 ore su 24. Così in Italia, paese bello quanto pieno di contraddizioni e con molte zone d’ombra ti devi arrangiare. Lui si dovrebbe arrangiare.
Ora sta male. Arrangiatevi a casa. Come tantissimi altri ben inteso.
Ci alterniamo in famiglia, per le notti, ed i giorni.
Con tanto amore e ovviamente con molta fatica. Più mentale che fisica.
Quando oltre al fisico, la memoria se ne va, è devastante. C’è di peggio. Lo sappiamo. Triste consolazione.

La partenza


Mia moglie dice “approfittane e per questo fine settimana fatti un giro e resto io con lui”.
Sono atti di amore infinito. Verso lui e verso me.
A volte mi serve un pretesto per partire , uno spunto una scintilla per lo “scatto” iniziale.
Non ne ho per testa.
Dovrei partire venerdì sera ma sono sfatto. Settimana da 10/11 ore lavoro al giorno. Notti quasi in bianco.
Al mattino amo partire prestissimo quando tutto tace e l’Italia dorme. Sembra perfetta.
Ma sono ancora rimbecillito e una serie di dimenticanze mi costringe a mettermi in sella solo verso le 8. La magia è già sparita.

In paese la festa regionale del tartufo mi convince a cambiare aria. Non so dove andrò e non ho prenotato nulla.
E’ luglio ed i prezzi dei pernottamenti sono alle stelle, quindi ideona e carico la tenda rimasta chiusa nella sua sacca dal 2011 , occasione del nostro ultimo viaggio in Norvegia.

Insieme ad essa nella sacca stagna il materassino nuovo ancora sigillato , acquistato mesi or sono che non si sa mai io ringiovanisca di colpo. Il paccottone roll legato sulla sella passeggero.
Con la moto così allestita sembra che debba partire per stare via un mese. Magari.
In realtà la base per il bagaglio del viaggio in moto per me è sempre identica , cambia solo la quantità di intimo e poco altro. E non vale la regola del giro della mutanda…sui tre lati.

Siccome sono un tipo deciso.. vado verso nord, ma presto faccio dietro front: verso Trento l’ho fatta non molto tempo fa ..e poi ? C’è il mondo in sti giorni su di là.
Una certezza :poche idee e ben confuse.
Avanti e indietro 50 km e sono al punto di partenza. Casa. Sensi di colpa. Mia moglie ad accudire il papà. Giro finito ? Telefono e sono incerto se ripartire ma mi conferma di andare. Nel frattempo la piazza del paese brulica di turisti convenuti per la festa regionale del tartufo. Guardo il telefono , eventi alla mano registrati e a Beura questo fine settimana ce n’è uno. Andò stà ?? OK si può fare.
Idea…(eh si due in un giorno e ho esaurite le scorte) vado verso quella direzione e dove arrivo arrivo. Faccio stradine possibilmente mai fatte e alla peggio bivacco.

Vedo di evitare il Garda ed il suo pericolosissimo traffico estivo.

Il viaggio


Allora ? Viaaaaaaaaa … mi ritrovo nelle campagne mantovane e bresciane tra frazioni e anche su sterrati. Perchè quando voglio evitare… sia chiaro io evito.
Questa volta ho culo e non imbocco nemmeno una strada chiusa che tanto il GPS su sti giri mi serva na sega e vado ad orientamento.
Certo che se voglio andare in Piemonte e sono, con il sole alto che inizia a picchiare forte sul casco, ancora in provincia di Mantova tra mucche e fienili e con le ruote su strada a sassolini devo rivedere un tantinello i miei piani di navigazione.
Comunque ricordiamoci che Colombo voleva andare in India. Ma ha anche avuto un culo della Madonna. Lui. Meno i nativi.
Riguadagno l’asfalto in provincia di Brescia ad Esenta. Ridente località padana… Basta! Inizia a fare caldo.
Pure le stalle qui hanno sul soffitto entormi ventilatori per rinfrescare i bovini e sarei tentato di fermarmi, spogliarmi e mettermi tra di loro. Un porcello tra le mucche. 🙂

Punto a Nord.
Dopo un po’ di paesini mi ficco a Vallio Terme.
Vallio Terme. Ignorante. A poca strada da casa e non sapevo esistesse. Penso ancora una volta al triste declino del turismo termale, che da solo potrebbe essere un grandissimo volano per le economie locali quali Recoaro, Aramanico, Acqui.. tutte accumunate dallo stesso sciagurato destino e da gestioni, testimoniate dai racconti locali a dir poco folli.Una volta c’erano i direttori. Oggi ci sono i managers….le company etc and No results.
Mi inerpico su una delle strade più assurde che abbia mai percorso in vita mia.
Se l’avessi filmato e pubblicato avrei dovuto aggiungere “Non fate questo a casa vostra!”.

I tornanti dello Stelvio a confronto sono una autostrada dritta. Alla prima curva sei quasi certo di entrare in una delle case rurali. Quasi. Ma per fortuna no.

Non ho dubbio alcuno che se avessi sbagliato traiettoria avrei trovato loro ad attendermi.


Pochi i tratti dritti e con profondi avvallamenti quindi “stiamo” in piedi sulle pedane.
Stiamo perchè valgo per due…
Ogni tot metri il tonk del salto e spero che in Guzzi abbiano progettato un cardano solido.
Qualcuno che a Mandello/Noale/Pontedera…si sia detto: “vuoi che da qualche parte non ci sia il pirla/mona/bischero che non si metta a fare questo e quello..?” Eccolo qua! Moto con tris di valigie, borsa serbatoio, roll sulla sella passeggero e 100kg di bellezza alla guida.

Voi non lo sapete ..ma sappiatelo.
Si narra che…..
“Un giorno a Noale si chiedessero come facessero un paio di scooter ad avere avuto alcune rotture del tutto simili e una di queste avesse avuto un ragazzo infortunato.
I tester, inutile dirlo, ne avevano fatte tante di prove.
I progettisti dal canto loro, altrettante di verifiche sui calcoli. Essendo della stessa zona geografica le rotture e l’infortunio a qualcuno venne in mente di approfondire. Modalità indagine.
Ebbene : fuori da un locale notturno alcuni giovani alticci (per forza) facevano a gara saltando in coppia da una rampa via via più alta..verso il basso fino a superare l’altezza di 60,70,80cm…e sti cazzi. E dai oggi e dai domani qualcuno fece il record ma anche la rottura del mezzo e non solo.” Allora non c’erano i tiktok ma gli idioti al manubrio esistono da sempre.

Detto questo ritengo uso assolutamente consono la strada bianca. Un po’ impegnativa la posizione del manubrio che diventa per me un po’ bassa nella guida in piedi.

Faccio esercizio per la mia cuffia dei rotatori che invia messaggi di dolore al cervello. Meno però rispettto ad inizio anno. Tiè alla dottoressa da 10/12 infiltrazioni a 80 euro cadauna. Mi ci vuole MOTO. Continuo possibilmente.
Quando sei un cesso fisicamente ti ci vorrebbero i risers di 10cm…anzi no 20 anni di meno. Però con 40 in meno l’avresti fatta senza casco in sella al Fifty, o la vespa 50 con la proma, rigorosamente in pantaloncini corti ,ustionandoti anche le braccia e saresti tornato a casa senza che nessuno sapesse dov’eri ed indolenzimento alcuno.
Vivevi con poco o nulla e avevi tutto.

E ai piedi per la massima sicurezza avevi queste perchè le infradito erano per il lago..

Oggi sono addobbato che sembro un mix tra Gundam..e lui qui sotto..Vabbè..



Dopo qualche km in piedi quando mi risiedo per qualche minuto scatta l’effetto ameriggan. In sostanza ho questa piacevole sensazione:

Per fortuna dura poco . Come al solito nei miei giri Brekkenstrasse© non trovo nessuno. Raggiungo la sommità del piccolo quanto bellissimo altopiano dell’Ere. Solo 4 escursionisti a piedi. Meraviglia. La natura è il meglio del meglio. Una farfalla si posa sullo specchietto. Tu si che te ne intendi meravigliosa e colorata creatura di bellezza!
Mi fermo e senza volere sento i loro discorsi di difficoltà di accudimento di un genitore anziano. Sensi di colpa si risvegliano in me.
La “siura” bresciana si avvicina di sua sponte probabilmente dopo avermi visto già stravolto mentre trangugiavo avidamente l’acqua dal piccolo thermos , incredula delle mie triple occhiaie per sincerarsi che fossero reali e che non schiattassi rovinando loro la giornata.



Mi conferma che la strada giusta per proseguire è quella che inizia nel bosco.
‘NAMMO BENE…
Inizio la strada che però è ovviamente fuori strada…e allora porto con me tramite lo specchietto qualche fronda..perchè fa tanto GREEN oggi e noi non ci rinunciamo.(io e la moto)
Poi si fa cementata e sassolini..ripida , il panorama è bellissimo ma se lo guardo per oltre 1 secondo rischio di fare un dritto e che mi trovino come fossile nel 3000.
HomusGuzzistaFesso.
O peggio che in famiglia ci sia uno in meno a fare le notti. Dimentico il panorama.

A metà discesa e anche molto oltre, trovo il segnale “solo per autorizzati”.
Ma sei scemo ? Mi autorizza il buon senso. E qui torna il paese delle contraddizioni. Ci sono 100 cancelli ne hai saltati 99 ora torna indietro: “fai l’altro giro!”
Infatti come avevo previsto in pochissimi minuti giungo al centro abitato, con strada più agevole di prima.

Sono su provinciale. Si rivedono le moto.
Tantissime “crossover”. Poi fortunatamente sui percorsi che faccio ZERO oggi come in altri giorni. Non per modo di dire. 0 = ZE RO.
Per la verità a fondo valle due enduristi su vecchie Husqy che emanavano nostalgico profumo olio per due tempi , sbucati da chissà quale sentiero. Io sono una schiappa al quadrato , ma adoro “Adventurare”. Sudo , fatico un po’ ma mi isolo immergendomi nella bellezza della natura. Farlo con il massimo rispetto per i luoghi , andando piano (anche perchè non saprei andare diversamente) e cercando di fare il meno rumore possibile. Qualcuno mi dice ..si ma dove vuoi andare con quella moto ? Sulla strada bianca dell’agriturismo!? vabbè…fosse anche ci vado e divertendomi. E’ una moto polivalente e ne sono per ora molto soddisfatto.

Lo so… pensate ..”eh cazzo per forza hai fatto una strada col divieto!” ma vi sbagliate.


Proseguo modalità “dove arrivo arrivo” dalla Val Vestone su stradine a sentimento..percorrendo la bella Valle di Avano e sbucando sulla parte settentrionale del lago di Iseo.

Lovere annoverato tra uno dei borghi più belli d’Italia ,verrà messo nel già corposo promemoria “visitare con calma” a cui penso sia giusto dedicare quanto meriti.

Nel bergamasco in quota piglio una strada bianca ma non ricordo dove l’ho presa. E’ dote non comune. Io ce l’ho.
Allora per ripercorrere virtualmente il tragitto chiedo aiuto alla tecnologia ma google maps negli spostamenti mi fa vedere in diversi tratti delle righe dritte avanti e indietro destra sinistra..e amen.. indicazione del tutto inutile a chi la vuole rifare. Me incluso. Pazienza. Però ho un paio di foto quindi sono sicuro di non essermela poi immaginata…


Clusone , Gorno , Oltre il Colle (ma che nomi abbiamo in Italia…) siccome vado a ruota libera , invece di andare ad est dopo Valpiana vado a sud. Perchè ? Sarà il riflesso del sole tra le fronde, la strada i profumi di fieno che ricorda il miele..o perchè oggi ho la quasi completa libertà di girare “ad minchiam” per il gusto di farlo, e se sono stanco da solo mi fermerò e dormirò anche in un prato. Ma tant’è allungo il tragitto.
In questo istante voglio perdermi. Sono luoghi vicini eppure per me nuovi. Ci sono scorci e cose che vorrei fotografare ma sono in modalità “guida autonoma” che nemmeno mi fermo a bere. Non so se vi succeda. A me ogni tanto si. Poi mi fermo a fare pipì ed esce a cubetti arancione quindi capisco che ho aspettato troppo..

Da Ambria verso Nord, passo San Pellegrino (terme…) e poi ad est verso il lago di Como sulla tortuosa e bella Sp 25 in quota inizia a piovigginare. Va bene così, piuttosto del caldo ben vengano i 17 gradi umidi. Certo la prima pioggia è la peggiore per il manto stradale che però qui è in ottime condizioni. L’italia ha una rete stradale ramificata come credo nessuno al mondo. Con quel che ne consegue per le manutenzioni. Se dovessi sentirmi bagnato fradicio mi fermerei al riparo e una volta asciutto ripartirei “membranato”.

Scopro che la Valsassina è famosa per la stagionatura dei formaggi e dei tanti caseifici. Ignorante ancora. Tentazioni golosissime.
Ma nel casco l’eco lontano della voce della mia dottoressa che nel ricordarmi le stelline sulle analisi del sangue dice: “NON FERMARTI E NON COMPRARE NULLA CICCIONE!”

Mi fermo ma stavolta per fare un prelievo di contanti lungo la strada.
Avevo con me la bellezza di ben 2 euro e 15 centesimi. Attraverso la strada e mi fermo ad un bar.

Non dovrei mangiare ne affettati ne formaggi. Infatti.. ecco la mia sosta.


Arrivano due signore che accompagnano un piccolo gruppo di persone che manifestano ahimè handicap mentali. Le accompagnatrici sono stanche, e sono molto tese.
Alla cassa pago per me e per le loro consumazioni.
La cassiera non capisce..e richiede . “Si offro i caffè del tavolino..” nel contempo

vista la scaltrezza della cassiera a comprendere la situazione una delle due accompagnatrici giunge alla cassa esterefatta e dice che quasi si vergogna.
MA DE CHE ? ? “Ci si deve vergognare se si fanno cose cattive non cose buone..e
c’è bisogno di persone come voi”. Un gesto piccolo. Le si illuminano gli occhi…e decide di portarmi al tavoloni e presentarmi la compagnia ma voglio presto togliere me e loro dall’imbarazzo e così faccio.
Oggi manca la gentilezza. Manca un aiuto. Manca tanta umanità. Posso saltare la cena se avere tagliato l’aria è servito. In fondo devo pure perdere peso..e male non mi farà.
Tra loro un ex motociclista….andare piani ragazzi…andare piano. Se sei incerto… rallenta o fermati. Il resto sono cazzate da ignoranti ed incoscienti.

Salgo lungo la bella strada e da Esino Lario smette la pioggerellina. Curve , verde , fresco in moto. Spettacolare. Si apre lo scenario fantastico del lago di Como. Mi fermo in un punto panoramico solo soletto e bevo. Momento “nescafeèèèèèèèèèè”.

Percorro il lungo lago che rispetto al “mio” Garda è come essere in superstrada. ‘Na pacchia. Sempre nei limiti ma scorrevole. Non mi fermo a Mandello per la foto…(buuuhhh) e ora deciso punto a Beura. Abbandono l’idea del lago di Varese.
Quel lembo di terra tra il lago di Como ed i lago Maggiore dovrebbe essere espropriato alla svizzera. Mi disturba proprio quel doppio confine orizzontale che separa i bacini.

Me ne faccio una ragione e tramite statale e gallerie arrivo nei pressi meridionali del lago Maggiore e imbocco l’autostrada che rapidamente mi conduce verso il confine tramite la Valdossola. Segnale per Domodossola. E mi viene in mente D come Domodossola ogni volta che vedo l’indicazione.
Faccio per fare rifornimento ad una stazione sull’autostrada ma Alibabà e i 40 ladroni non avranno da me 2.4 euro per un litro di benzina. Esco , faccio il pieno a 1,74 e rientro marciando spedito.
Il Toce a quest’ora con la luce del calare della sera è meravigliosamente rilassante e bello. Zero traffico e arrivo per le 20 a Beura. Cacchiolina ho fatto oltre 580km e non so quante stradine e curve. Ho le chiappe indolenzite. Devo pensare alla sella comfort.
Però una volta uscito dalla autostrada penso di avere sbagliato paese, non una indicazione. Tutto tace.
Il piccolo paese ,almeno in quel tratto sembra un villaggio dei film western abbandonato.Modello gioia di vivere… Avanzo in prima. Mancano le sterpaglie spinte dal vento nei tipici scenari western dei film del maestro Sergio Leone, e mi aspetto di veder spuntare Clint Eastwood da un momento all’altro da qualche angolo. Avrò sbagliato “lochescion” come si dice oggi..?

Mi ricordo che l’evento era presso gli impianti sportivi e cerco la segnaletica.
Una stradina minuscola e un segnale giallo con scritto “Moto Guzzi” e allora ci siamo. Passo sotto un piccolo cavalcavia…lo star gate e sono in un altro pianeta.
Gente , famiglie che camminano, moto di ogni genere , tende e musica.
Parcheggio mi svesto, faccio una doccia (fredda) al volo asciugandomi con una tshirt pulita perchè l’asciugamano in microfibra è giustamente rimasto a casa e giro con i sandali fradici. Tutta salute..
Ora operazione tenda che poi non va nemmeno male. La vecchissima Vaude la monto in 5/10 minuti e tutto mi torna automatico. Non mi resta che capire come gonfiare il materassino..a due valvole. Si pompa a mano agendo sulla valvola aperta.

Figata. L’avessimo avuto nei viaggi in Norvegia…!
Persino troppo lungo. Ma ottimo materiale. Quello prossimo lo prenderò più corto.

Momento relax. Al chiosco nel tendone vengo accolto da una ottima versione di Wratchild a cui seguiranno ottime esecuzioni degli stessi maiden e altri. Bravissimi davvero. Piaccia o meno il genere quelli che si sono esibiti erano musicisti dotatissimi.

Sono sempre più persuaso che queste manifestazioni siano segretamente sponsorizzate da qualche azienda produttrice di farmaci anticolesterolo. Birra, alcool a fiumi , salumi e formaggi, patatine fritte , salse micidiali. Se ti vedono con una mela scappa.

In questo contesto salutare lo confesso. Se potessi scegliere una nuora lei sarebbe la mia. Poi andremmo allegramente insieme a farci le visite…

Si scambiano quattro chiacchiere con questo e quello. Per quanto si possa visto sopra..


Uno in particolare mi dice “alla mia età (per nulla giovincello ma in ottima forma) mi sono rotto i coglioni ,ho mollato la moglie ho preso la guzzi dell’83 davanti a te e anche una dell’82 a casa “. “Sai per questi 5 giorni che stiamo sulla terra tanto vale farsi le moto e quello che ci fa star bene”. Beh se hai una rompicoglioni a casa concordo.Per le moto ovvio che si. Ci voleva il momento leggero visto il periodo…e spero che siano più di 5 giorni.

E non chiedetemi che modello fosse io sono un Guzzista “casuale” e non ortodosso…

Consumo un panino “leggero” che mangerò solo a metà e andrò a coricarmi scandalosamente presto per le 22:30 addormentandomi beatamente con la musica in lontananza.

Il ritorno

Dormo bene. Alle 5:30 sono in piedi. Una volta lavata la faccia e denti e sinceratomi allo specchio di avere almeno le stesse occhiaie di quando mi sono coricato inizio a sbaraccare. Con alcune salviette asciugo la condensa del telo esterno.

Piego tutto bene ma stracasso mi rimane una bottiglia vuota di plastica all’intero della tenda.Rifai…Tra una cosa e l’altra mi muovo lentamente tra diversi derelitti stesi malconci con postumi da sbornie , altri pochi svegli e altrettanto poche donne tutte inesorabilmente dallo sguardo imbronciato.

Boh. Alle 6:45 parto. Consulto la mappa e resto dell’idea che annettere al Piemonte o alla Lombardia tutto il lago Maggiore con il lembo di terra interna sarebbe una ottima idea. Pacificamente e per mia comodità si intende. Un bel tratto dritto panoramico. O anche con le curve.

Il computer di bordo ,dopo pochi km rinsavisce dimenticandosi le velocità austostradali e confortandomi con l’ampia automia residua. Uno dei motivi per cui adoro questa moto.

Esco dall’area gratuita (BRAVI) della bella manifestazione, baretto , igiene…colazione e via. Salgo presto lungo la direttrice ad est verso il lago Maggiore.

A Santa Maria Maggiore prendo a sud est per Malesco.

Il parco Nazionale della val Grande è una strepitosa scoperta per me. TOR NA RE.

Nell’altro senso di marcia diverse auto da rally a velocità allegre. Percorro in solitudine le bellissime Val Vigezzo e Val Cannobina.


Una gola mozzafiato con paesini arroccati. E’ stato teatro del rally , si evince dagli striscioni di incitamento dalle pretezioni ai guard rails e dai numerosi nastri bianchi e rossi abbandonati ai cigli della strada.(che spero vengano raccolti)
In una delle ultime curve in discesa di quest’ultima valle residui di un impatto di una auto da rally contro un muretto me la fanno quasi fare sotto…plastiche tergicristallo faretto.. ma andando piano me la sfango.

Volendo rincasare presto opto al ritorno per strade “veloci” a pagamento.
Il cruise è comodissimo. La borsa dietro mi fa da appoggio alla zona lombare.
Per un attimo sogno le pedaline avanzate per mettermi così…ma sicuramente se le avvessi potrei addormentarmi.


Nei pressi di Milano la droga deve costare poco. Sono sempre dell’idea che servano esami del sangue non revisioni ai veicoli. Per legge dei grandi numeri tanti giesse e diversi ebeti che quasi scalzi manovrano in modo irresponsabile per esprimermi gentilmente.
Hanno tutto lo spazio possibile ma ti vogliono passare vicini per farsi notare. Si.Noto che sei stronzo e per cui guidi di merda.
I caselli sono intasati. Io fesso ho lasciato il telepass a casa. Tangenziale pago . Tangenziale pago. Tangenziale pago. Non è un errore di battitura, è che ho sempre la carta di credito in mano..
Cartello luminoso : Code barriera uscita EST. Ho abitato a Milano e so che vuol dire..
Prendo a sud per Milano Bg. Pago la prima tratta con un rene.
Arrivo al casello BG/BS Siamo in fila arrivo al casello con 10 auto dietro e tirano già la prima sbarra. Sole. 30 gradi. Non posso fare retromarcia io come gli altri bloccati dietro a me. Attendo paziente e spengo la moto.

Attendo meno paziente. Dopo tre minuti inizio ad avere le apparizioni e non attendo più.

Suono e mi faccio notare. Si alza magicamente la sbarra, mi lamento con la signorina carina che dice che le stanno dando ordini e non si capisce cosa vogliano fare. Glielo dico io ..CAZZATE. Probabilmente volevano inviatarla a bere un caffè..
Pago con il secondo rene la tratta e poi mi immetto sulla A4.
Probabilmente se non vuoi stare fermo devi lasciarci giù anche qualche altro organo.
Sono nei pressi di brescia est… code per incidente da Desenzano. Memore di quella volta che per lavoro restai bloccato 3 h per “code…” fermo immobile esco. Me la metto via.
Mi armo di pazienza , prudenza e pazienza ancora.
Ancora una volta arrivo alla conclusione che è un peccato che l’Italia sia bella ma gli italiani mediamente troppo indisciplinati e pericolosi. Casa – doccia – fresco.
Se l’anno prossimo potessi tornare a Beura il ritorno lo farei via statale sulle alte vie anche se non avessimo ancora annesso Lugano…andrebbe bene lo stesso.L’alternativa sarà prendersi il lunedì di ferie e “circumnavigare” il simpaticissimo stato elvetico. Vedremo.

Qui in primo piano una bellissima Moto. Sullo sfondo moto meno belle. Si scherza..


La moto ha consumato benzina , gomme, si è sporcata , bagnata e ha persino dovuto pagare pedaggi. Male. Devo scrivere alla Guzzi…


Posted

in

by

Tags:

Comments

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *